Alle varie tisane al finocchio sono attribuite azioni stimolanti sulla motilità dello stomaco e dell'intestino, e anche l'aumento per fenomeno riflesso della secrezione salivare.
Tisana al finocchio
Il finocchio trova quindi spazio soprattutto in quelle tisane rivolte al trattamento sintomatico dei disturbi digestivi, quali digestione lenta e dispepsie gastriche, specie quando accompagnate da gonfiori, eruttazioni e flatulenza; può inoltre essere impiegato per attenuare i dolori addominali di origine digestiva (coliche gassose, come quelle del neonato). Potenzialmente utile è anche l'effetto fluidificante del finocchio sulle secrezioni catarrali, oltre al ben noto effetto aromatizzante. Le proprietà carminative della pianta, già note agli antichi Egizi, favoriscono la fisiologica eliminazione dei gas intestinali e aiutano la digestione, contribuendo ad attenuare il fastidioso senso di gonfiore addominale.
Per la preparazione della tisana si utilizzano i frutti del finocchio, impropriamente chiamati semi, che contengono oli volatili responsabili delle sopraccitate proprietà eupeptiche e carminative.
L'utilizzo saltuario della tisana al finocchio non è proibito in nessuna fascia di età; se ne sconsiglia comunque l'uso prolungato ad alte dosi, mentre è raccomandabile il preventivo consulto medico in presenza di malattie e condizioni fisiologiche particolari (gravidanza, allattamento, neonati).
L'assunzione di tisane al finocchio viene tradizionalmente suggerita alla nutrice dopo ogni poppata o somministrata direttamente al piccolo col biberon tra un pasto e l'altro; tutto ciò allo scopo di stimolare la secrezione lattea della madre e ridurre il manifestarsi delle coliche gassose del neonato, che spesso lo accompagnano nei primi 3-4 mesi di vita. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, le terapie attualmente riportate in letteratura prevedono l'utilizzo di antispasmodici e di droghe naturali come il Finocchio, la Camomilla e la Melissa. Uno studio clinico controllato ha esaminato 125 neonati, tra le due e le dodici settimane, a cui è stato somministrato olio di semi di finocchio o un placebo, per 15 giorni. I parametri di valutazione si basavano su frequenza e durata del pianto. Al termine del periodo di osservazione ben il 65 per cento dei neonati del gruppo verum non soffriva più di coliche gassose intestinali, a fronte del 23,7 dei neonati del gruppo placebo. Per di più, lo studio non ha rilevato alcun effetto collaterale degno di nota, nonostante la primissima età dei soggetti presi in esame.
A scopo terapeutico, comunque, alle tisane al finocchio tradizionali si preferiscono preparati standardizzati; negli infusi, infatti, il quantitativo di principi attivi estratti varia sensibilmente in base alle caratteristiche della droga ed al metodo di estrazione (temperatura dell'acqua, tempo di infusione o decozione ecc.). Si consiglia di preferire prodotti a ridotto contenuto di estragolo, una molecola ad azione cancerogena che spinge alcuni medici a sconsigliare l'impiego di infusi di finocchio nelle fasce di popolazione più vulnerabili (neonati, bambini e donne in gravidanza o allattamento).